Perché le persone usano sempre la Bibbia per definire Dio? Perché si sbaglia se si costringe Dio entro i limiti della Bibbia?
La risposta viene dalla parola di Dio:
Questo perché la Bibbia ha percorso diverse migliaia di anni di storia umana e tutti la trattano come se fosse Dio, al punto che negli ultimi giorni le persone sostituiscono Dio con la Bibbia. Questa è una cosa che Dio davvero odia, perciò nel Suo tempo libero ha dovuto chiarire la storia segreta e l’origine della Bibbia, altrimenti la Bibbia potrebbe ancora prendere il posto di Dio nel cuore delle persone, che potrebbero condannare e misurare le azioni di Dio in base alle parole della Bibbia. La spiegazione che Dio offre dell’essenza, della costruzione e dei difetti della Bibbia non significa assolutamente negare l’esistenza della Bibbia, né condannarla. Piuttosto significa fornire una spiegazione ragionevole e appropriata, per ristabilire l’immagine originaria della Bibbia e correggere i malintesi delle persone nei confronti della Bibbia, affinché tutti ne abbiano una visione corretta, smettano di adorarla e non si perdano più: ora hanno una fede cieca nella Bibbia, scambiandola erroneamente per il credere in Dio e adorarLo, e non osano nemmeno affrontarne i veri presupposti e i punti deboli. Quando tutti avranno una comprensione pura della Bibbia, potranno metterla da parte senza esitazione e accettare coraggiosamente le nuove parole di Dio. … La verità che Dio vuole trasmettere qui agli esseri umani è che nessuna teoria e nessun dato di fatto possono sostituire l’opera o le parole attuali di Dio, e non vi è nulla che possa prendere il posto di Dio. Se le persone non saranno in grado di districarsi dalla rete della Bibbia, non potranno mai presentarsi davanti a Dio. Se vogliono presentarsi davanti a Dio, devono prima di tutto purificare il proprio cuore da tutto ciò che possa sostituirLo: in tal modo Dio sarà soddisfatto. Anche se Dio qui si limita a spiegare la Bibbia, non bisogna dimenticare che gli esseri umani adorano veramente molte altre cose erronee oltre alla Bibbia, e le uniche cose che non adorano sono quelle che veramente provengono da Dio. Dio si limita a usare la Bibbia come esempio per rammentare a tutti di non intraprendere il cammino sbagliato e di non giungere nuovamente all’estremo e cadere in confusione quando credono in Dio e accettano la Sua parola.
da Introduzione alla seconda parte de “La Parola appare nella carne”
Per molti anni il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) ha consistito nella lettura della Bibbia; allontanarsi da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di un culto malvagio e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere la spiegazione della Bibbia. Vale a dire che, se dici di credere nel Signore, devi leggere la Bibbia, nutrirtene, e al di fuori di essa non devi venerare alcun libro che non la coinvolga. Se lo fai, tradisci Dio. Dal momento in cui è esistita la Bibbia, la fede nel Signore da parte delle persone è stata fede nella Bibbia. Invece di dire che gli esseri umani credono nel Signore, è meglio affermare che credono nella Bibbia; piuttosto di sostenere che hanno iniziato a leggerla, è meglio dichiarare che hanno iniziato a crederle; e anziché ammettere che sono ritornati davanti al Signore, sarebbe meglio dire che sono tornati di fronte alla Bibbia. In tal modo le persone la adorano come se fosse Dio, come se si trattasse della loro linfa vitale, e perderla significherebbe il venire meno della propria vita. Gli uomini considerano di pari importanza la Bibbia e Dio e addirittura ci sono coloro che la ritengono superiore a Lui. Se gli esseri umani sono privi dell’operato dello Spirito Santo, se non possono sentire Dio, possono comunque continuare a vivere, ma non appena vengono privati della Bibbia o dei suoi famosi capitoli e delle sue massime, allora è come se avessero perso la propria vita. E così, non appena gli uomini iniziano a credere nel Signore, cominciano a leggere la Bibbia e a memorizzarla, e quanto più sono in grado di tenerla a mente, tanto più dimostrano di amare il Signore e di avere grande fede. Quanti l’hanno letta e possono parlarne agli altri, sono tutti fratelli e sorelle giusti. Per tutti questi anni la fede e la fedeltà al Signore, da parte delle persone, sono state misurate in base all’ampiezza della loro comprensione della Bibbia. La maggior parte di loro semplicemente non capisce il motivo per cui dovrebbe credere in Dio, né come credere in Lui, e non fa altro che andare ciecamente alla ricerca di indizi per decifrare i capitoli della Bibbia. Non ha mai perseguito la direzione dell’operato dello Spirito Santo; per tutto il tempo, non ha fatto altro che studiare ed esaminare ardentemente la Bibbia, e nessuno ha mai trovato opere più moderne da parte dello Spirito Santo, al di fuori di essa, né se ne è mai allontanato o ha mai avuto il coraggio di discostarsene. Gli uomini hanno studiato la Bibbia in tutti questi anni, sono giunti a così tante spiegazioni e hanno attuato così tanto lavoro, da avere anche molte divergenze di opinioni al riguardo e discuterne all’infinito, cosicché si sono create attualmente più di duemila denominazioni diverse. Tutte mirano a trovare spiegazioni particolari all’interno della Bibbia o misteri più profondi, vogliono indagarla e identificarvi i retroscena dell’opera di Jahvè in Israele o del lavoro di Gesù in Giudea oppure altri segreti che nessuno conosce. Le persone affrontano la Bibbia con ossessione e fede e nessuno può spiegare in modo del tutto chiaro la verità intrinseca o la sua sostanza. Il risultato, attualmente, è quindi che le persone nutrono ancora un senso indescrivibile di magia a proposito della Bibbia; addirittura ne sono ossessionate e hanno fede in essa. Ai giorni nostri, tutti vogliono trovare nella Bibbia le profezie dell’opera degli ultimi giorni, vogliono scoprire ciò che Dio realizzerà in tale periodo e quali ne saranno i presagi. In tal modo, il loro culto della Bibbia diventa più fervente e, quanto più si avvicinano agli ultimi giorni, tanto più danno fiducia alle profezie bibliche, in particolare quelle riguardanti gli ultimi giorni. Con una simile fede cieca e con una tale fiducia in essa, non hanno alcun desiderio di cercare l’opera dello Spirito Santo. Nelle loro nozioni, gli uomini ritengono che solo la Bibbia possa produrla; che solamente in essa si possano trovare le orme di Dio e siano nascosti i misteri dell’operato divino; ritengono che unicamente la Bibbia, non altri libri o persone, possa chiarire tutto di Dio e la globalità del Suo lavoro, che possa portare l’opera dal cielo alla terra e iniziare e concludere le epoche. Con queste concezioni, le persone non sono propense a cercare l’operato dello Spirito Santo. Indipendentemente da quanto aiuto la Bibbia abbia fornito loro in passato, essa è quindi divenuta un ostacolo per l’ultima opera divina.
da “In merito alla Bibbia (1)” in La Parola appare nella carne
La Bibbia è un libro storico, e se ti fossi nutrito dell’Antico Testamento durante l’Età della Grazia, se, durante l’Età della Grazia, avessi messo in pratica ciò che veniva richiesto ai tempi dell’Antico Testamento, Gesù ti avrebbe respinto e condannato; se avessi applicato l’Antico Testamento all’operato di Gesù, saresti stato un fariseo. Se, nel presente, mettessi insieme l’Antico e il Nuovo Testamento per nutrirtene e praticarlo, il Dio di oggi ti condannerebbe; rimarresti indietro nell’opera attuale dello Spirito Santo! Se ti nutri dell’Antico e del Nuovo Testamento, ti trovi dunque fuori dal Suo flusso! Durante l’epoca di Gesù, Egli condusse gli Ebrei e tutti coloro che Lo seguivano, secondo l’operato dello Spirito Santo in Lui in quel momento. Egli non prese la Bibbia come base per quello che faceva, ma parlò conformemente al Suo lavoro; non prestò alcuna attenzione a ciò che era scritto nella Bibbia, né cercò in essa un percorso per condurre i Suoi seguaci. Fin da quando iniziò a operare, diffuse la via del pentimento, una parola di cui non si faceva assolutamente menzione nelle profezie dell’Antico Testamento. Non solo non agì secondo la Bibbia, ma introdusse altresì un nuovo cammino, e compì una nuova opera. Quando predicò, non fece mai alcun riferimento alla Bibbia. Durante l’Età della Legge, nessuno era mai stato in grado di compiere i Suoi miracoli di guarigione dei malati e di esorcizzazione dei demoni. La Sua opera, i Suoi insegnamenti, la Sua autorità non trovano eguali durante l’Età della Legge. Gesù compì semplicemente il Suo operato più nuovo e, anche se molte persone Lo condannarono facendo ricorso alla Bibbia, e addirittura si appellarono all’Antico Testamento per crocifiggerLo, il Suo lavoro trascese l’Antico Testamento; se così non fosse, perché Lo avrebbero inchiodato alla croce? Non fu perché nell’Antico Testamento non si menzionava nulla del Suo insegnamento e della Sua capacità di guarire i malati e di cacciare i demoni? La Sua opera aveva lo scopo di dirigere un nuovo cammino, non di muovere guerra intenzionalmente alla Bibbia, o di fare volutamente a meno dell’Antico Testamento. Egli venne solamente a svolgere il Suo ministero, per portare il nuovo lavoro a quanti Lo bramavano e Lo cercavano. Egli non venne per spiegare l’Antico Testamento o sostenerne l’operato. La Sua opera non aveva il fine di consentire all’Età della Legge di continuare a svilupparsi, poiché essa non teneva in alcuna considerazione il fatto di avere la Bibbia come fondamento; Gesù venne semplicemente a compiere l’opera che doveva realizzare. Quindi, Egli non spiegò le profezie dell’Antico Testamento, né agì secondo le parole dell’Età della Legge. Egli, invece, ignorò ciò che recitava l’Antico Testamento; non Gli importava se era conforme con il Suo operato, e non Si curava di quello che gli altri conoscevano della Sua opera o del modo in cui lo condannavano. Continuò semplicemente a fare ciò che doveva, sebbene molte persone utilizzassero le predizioni dei profeti dell’Antico Testamento per condannarLo. Agli uomini sembrava che il Suo lavoro fosse privo di fondamento e che molta parte fosse in contrasto con quanto vi era scritto. Non è una follia? La dottrina necessita di essere applicata all’opera di Dio? E deve essere conforme alle predizioni dei profeti? Dopotutto, cos’è più grande, Dio o la Bibbia? Perché l’opera divina deve concordare con essa? Potrebbe Dio non avere il diritto di essere superiore alla Bibbia? Egli non può discostarSi da essa e realizzare altre opere? Perché Gesù e i Suoi discepoli non osservavano il sabato? Se avesse osservato il sabato e la prassi, secondo i comandamenti dell’Antico Testamento, perché Gesù non osservò il sabato dopo la Sua venuta, ma invece lavò i piedi, coprì il capo, spezzò il pane e bevve il vino? Non manca tutto ciò nei comandamenti dell’Antico Testamento? Se Gesù lo onorava, perché sfidò queste dottrine? Dovresti sapere chi venne per primo, Dio o la Bibbia! Essendo il Signore del sabato, poteva non essere anche il Signore della Bibbia?
da “In merito alla Bibbia (1)” in La Parola appare nella carne
Fonte: Vangelo della vita eterna