Preghiera del giorno

Non sprecare tempo prezioso lamentandoti

Non sprecare tempo prezioso lamentandoti

Traduzione di Ilaria Vangelista

Mi ricordo ancora un estratto di prosa intitolata “Giorni di transito”, che esprimeva la rassegnazione dell’autore di una vita transitoria. La nostra vita è un teatro, nel quale noi giochiamo il nostro ruolo; ogni fase della nostra vita passa in un batter d’occhio: dal momento in cui siamo nati piangendo mentre venivamo al mondo, cominciamo il viaggio della nostra vita; presto, cominciamo la scuola, passando un’infanzia spensierata; durante l’adolescenza, noi iniziamo a bramare un amore fantastico; dopo il matrimonio, ci sentiamo un po’ delusi in faccia alla realtà e la piattezza della vita; in un lampo, entriamo nella terza età e inconsapevolmente affrontiamo il nostro ultimo legame tra la vita e la morte; poi, lasciamo questo mondo, lasciando il giovane rimpianto. Guardando il passare del tempo, non potremmo fare nulla per fermarlo, ma solo vivere in mezzo a questa legge ineluttabilmente, generazione dopo generazione.

Pensando a una vita così transitoria, fui sopraffatta dalle emozioni, e non potevo smettere di pensare alla mia prima metà della vita: dopo un matrimonio fallito, il mio secondo matrimonio era di nuovo in pericolo di fallire. Siccome avevo partorito una figlia, mio marito, che preferiva i maschi alle femmine, mi parlava sempre in modo freddo; la passione e il romanticismo che aveva quando eravamo innamorati pian piano scomparve, rimpiazzato da litigi frequenti. Più tardi raggiungemmo il punto in cui eravamo entrambi esausti e diventammo freddi l’uno con l’altro. Pensando di vivere nella stessa casa, eravamo come estranei, non avendo comunicazione verbale o spirituale. Molte volte pensavo nel mio cuore: Se tornassi indietro, non mi sarei sposata fino a che non avessi trovato il compagno giusto. Tuttavia, nessuno può tornare indietro. Col trascorrere del tempo, non ero più giovane: la cruda realtà mi disilluse, lasciandomi nulla se non dolore. Mi sentivo spesso sola e non sapevo come affrontare il mio matrimonio e la vita futura.

Quando ero perplessa e infelice, i fratelli e le sorelle che credono in Dio entrarono nella mia vita. Condivisero con me l’amore di Dio, confortandomi e incoraggiandomi, che alleviò un po’ del mio dolore. Ma pensando che mio marito diventava sempre più freddo verso di me, ed era anche restio a tornare a casa, non riuscivo a liberarmi dall’odio nei suoi confronti, e pensavo che avremmo continuato una misera relazione e ci saremmo torturati a vicenda fino alla morte.

Un giorno, una sorella che sapeva della mia situazione, mi venne a trovare. Condivise con me la sua esperienza: nel passato, anche lei aveva avuto un matrimonio infelice. Aveva così tante lagnanze e sospetti su suo marito che aveva cominciato a fraintenderlo e sguazzava nell’autocommiserazione. Pian piano, si erano allontanati sempre di più, ognuno vivendo nell’agonia. Pensando che avrebbe potuto cambiare la situazione, fallì. Dopo aver creduto in Dio, raccontò le sue sofferenze a Dio nella preghiera. Poi mi lesse queste parole di Dio: “Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch’io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre”. (Matteo 11:29). “Guarda, all’inizio è possibile che marito e moglie non si capiscano molto bene, perché non hanno mai vissuto insieme e non sono cresciuti nella stessa famiglia. Dopo aver vissuto insieme per diversi anni si saranno abituati l’uno all’altro e alcune volte si saranno scontrati. Ma se possedete entrambi una normale umanità, le parole che sono nel tuo cuore saranno sempre in comunione con lui e le sue con te. Qualunque difficoltà tu abbia nella vita, i problemi al lavoro, ciò che serbi nel tuo cuore, come pensi di sistemare le cose, quali idee e quali progetti hai per il lavoro o per i figli, gli dirai tutto. Se così fosse, siete particolarmente vicini l’uno all’altro e particolarmente intimi l’uno con l’altro? Se non ti dice mai le parole che sono nel suo cuore, e porta a casa nient’altro che una busta paga, e se non gli esprimi mai le parole che sono nel tuo cuore, e non ti confidi mai con lui, non c’è forse distanza tra voi due nei vostri cuori? C’è sicuramente. è lontano da te e tu da lui perché non capisci i pensieri o le intenzioni nel suo cuore. In definitiva, non puoi dire che tipo di persona sia, né lui può dire che tipo di persona sei; non capisci i suoi bisogni, né lui comprende le tue esigenze. Se le persone non hanno alcuna comunicazione verbale o spirituale, non c’è possibilità di confidenza tra loro, ed esse non possono provvedere l’una all’altra né aiutarsi a vicenda”.

Dalla Parola di Dio, lei capì che era così arrogante ed egoista che non aveva considerato i problemi dal punto di vista di suo marito e spesso dava la colpa a lui. Così, non riusciva ad andare d’accordo con lui, vivendo sempre nel dolore, ma senza avere una via di fuga da tutto ciò. Avendo compreso ciò, aveva cominciato a trattare suo marito in accordo con le parole di Dio. Non si lamentò più e non gli diede più la colpa, ma cominciò a lasciarsi andare, trattandolo con sincerità e prendendo l’iniziativa di parlargli con il cuore in mano. Gradualmente, la relazione tra di loro migliorò e il loro matrimonio fu salvo. Vedendo la benedizione di Dio, non si lamentò più del suo matrimonio infelice, ma la riempiva spesso di gioia.

Dopo aver letto la Parola di Dio e aver sentito l’esperienza della sorella, cominciai ad esaminare il mio matrimonio: la vita è così corta. Voglio veramente spendere il resto della mia vita nel risentimento contro mio marito? Ora lui è infelice quanto me e non trova nessuno a cui poter confidare la sua infelicità. Siccome non posso cambiare la mia famiglia predeterminata da Dio, se continuo a vivere tra i lamenti, non si farebbe che aggiungere altra sofferenza.

Più tardi, lessi un altro passo della Parola di Dio, “Si incontrano molte persone nella vita, ma nessuno sa chi diventerà il suo coniuge. Benché tutti abbiano le proprie idee e posizioni personali sull’argomento del matrimonio, nessuno può prevedere chi alla fine diventerà la sua vera anima gemella, e le concezioni individuali conteranno poco. Dopo aver incontrato una persona che ti piace, puoi corteggiarla; ma non spetta a te decidere se sia interessata a te o se sia in grado di diventare il tuo partner. L’oggetto del tuo amore non è necessariamente la persona con cui potrai condividere la vita; nel frattempo qualcuno che non ti saresti mai aspettato entra silenziosamente nella tua esistenza e diventa il tuo partner, l’elemento più importante del tuo destino, la tua dolce metà, cui la tua sorte è legata indissolubilmente. Così, sebbene ci siano milioni di matrimoni nel mondo, ognuno è diverso: quanti sono insoddisfacenti, quanti felici; quanti si distribuiscono da est a ovest, quanti da nord a sud; quanti sono unioni perfette, quanti vengono celebrati tra persone della stessa classe sociale; quanti sono felici e armoniosi, quanti penosi e dolorosi; quanti sono l’invidia degli altri, quanti sono incompresi e visti di cattivo occhio; quanti sono pieni di gioia, quanti sono inondati di lacrime e provocano disperazione… In questa miriade di matrimoni, gli esseri umani rivelano lealtà e impegno permanente verso il matrimonio, o amore, affetto e inseparabilità, o rassegnazione e incomprensione, o tradimento e persino odio. A prescindere dal fatto che il matrimonio in sé porti felicità o dolore, la missione di tutti al suo interno è prestabilita dal Creatore e non cambierà; tutti devono realizzarla. Il singolo destino che si cela dietro ogni matrimonio è immutabile; è stato determinato con largo anticipo dal Creatore”.

Dalla Parola di Dio, capii che non avevo scelta nel problema del mio matrimonio. Sia che il mio matrimonio mi portasse gioia o dolore, era nelle mani di Dio. Non conoscendo la sovranità di Dio, avevo sprecato troppo tempo della mia vita. Mi dissi “Dovrei smettere di sprecare tempo a lamentarmi e autocommiserarmi”. Più tardi, iniziai a parlare col cuore a Dio nelle preghiere, chiedendoGli di aiutarmi a cambiare me stessa. Nel frattempo, cominciai a condividere le parole dal mio cuore con mio marito e mi confrontai con lui quando affrontavo degli ostacoli. Quando ebbi una vera conversazione cuore-a-cuore con lui, non mi tenne più il muso e non mi trattò più in modo freddo. Solo allora seppi che mio marito non era riuscito a lasciarsi andare prima. Quando entrambi mettemmo da parte e fermammo i nostri lamenti l’uno contro l’altro, la nostra relazione migliorò e la nostra vita divenne calma e tranquilla. Pensando che non avevamo vissuto una vita romantica come nella gioventù, noi vivemmo in modo calmo e pacifico. Guardando nostra figlia che cresceva in salute, ci sentimmo fiduciosi nel cuore, credendo che era il nostro destino scelto da Dio. Chiara e semplice com’era la nostra vita, era la più idonea per noi.

Avendo conosciuto la sovranità di Dio e provato le Sue benedizioni, lessi la Sua Parola con desiderio. Quando avrei capito un aspetto della verità, lo avrei praticato nella realtà. Sentivo che la mia vita era così felice e alla fine avevo trovato la destinazione a cui il mio spirito apparteneva, come una barca solitaria che naviga nel mare per tanti anni e alla fine trova un paradiso a cui ormeggiare. Ora è l’ultimo giorno e il tempo è breve e prezioso. Io voglio solo apprezzare il tempo prezioso quando Dio esprime le parole per pulirci e salvarci e ascoltare molte più delle Sue parole col mio cuore, e obbedire ai Suoi piani in ogni cosa. Perché so che solo quando perseguo la verità e mi allontano da ciò che assomiglia a un uomo reale, posso vivere nella salvezza di Dio.

Fonte: Investigare la Bibbia

Non sprecare tempo prezioso lamentandotiultima modifica: 2019-08-03T21:07:07+02:00da
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