Preghiera del giorno

Che strada dovremmo prendere, ora che siamo di nuovo nell’epoca di Noè?

Di recente, un video ha provocato molta preoccupazione tra i netizen. Nel video si vede un uomo che afferra una donna per i capelli, la tira fuori da una macchina, la trascina per strada e la picchia.

Che strada dovremmo prendere, ora che siamo di nuovo nell’epoca di Noè?

Di recente, un video ha provocato molta preoccupazione tra i netizen. Nel video si vede un uomo che afferra una donna per i capelli, la tira fuori da una macchina, la trascina per strada e la picchia. Si vede chiaramente che il polso della donna è fasciato con una garza da 10 centimetri, quindi deve averlo sbattuto in precedenza. Poi, l’uomo la afferra proprio per quel polso con una mano, mentre con l’altra la prende per i capelli e le spinge la faccia per terra. Poi la schiaffeggia imprecando ferocemente. Dopo, la afferra di nuovo per i capelli e la trascina per un pezzo. Intanto, il video mostra anche una seconda donna che insulta la prima con rabbia: “Un’amante! Vergognati! Ti portiamo alla stazione di polizia!”. La donna che viene picchiata è molto magra, ha un aspetto quasi malato e gli occhi spenti, pare disperata. Dopo essere stata trascinata per un tratto di strada, viene spinta dentro un’altra macchina e portata via. Questo video è stato fonte di discussioni per un lungo periodo. Si vocifera che la donna picchiata avesse abbandonato le due figlie e le avesse lasciate al marito, dal quale aveva divorziato, perché aveva una storia con un poliziotto sposato. Per un po’ la storia era andata bene, ma alla fine il poliziotto l’aveva lasciata. In un accesso di rabbia, la donna era andata a casa del poliziotto e aveva distrutto mobili ed elettrodomestici, ed è a quel punto che la moglie del poliziotto aveva chiamato un amico, l’uomo del video, che aveva picchiato la donna con violenza.

A dire il vero, ci sono stati molti casi simili a questo. Appena vai online spuntano un sacco di storie simili: una ragazza al primo anno di un’università importante lascia gli studi e sposa un capo d’azienda che ha 40 anni più di lei; una certa popstar divorzia per la quarta volta e sposa un giornalista straniero; il presidente di una certa compagnia che ha due mogli e molti figli, e così via.

Il dato che spicca di più è che il tasso di divorzi è in continua crescita in tutti i paesi, e ciò è confermato da una statistica pubblicata dalle Nazioni Unite. Tale tasso è alto da molto tempo negli Stati Uniti e in molti paesi europei, ma ora sta aumentando anche nei paesi asiatici e ha quasi raggiunto quello dei paesi occidentali.

Secondo una statistica incompleta, gli Stati Uniti al momento contano una popolazione di circa 300 milioni, di cui il 59% risulta sposato, ma anche il tasso di divorzi è molto alto. Negli anni Cinquanta, il matrimonio del 90% delle coppie sposate durava più di dieci anni, mentre negli anni Novanta siamo passati al 50%. Negli ultimi due anni si sono unite alle schiere dei divorziati anche molte persone di oltre sessant’anni, e persino ultraottantenni.

Recentemente, il tasso di divorzi nella Corea del Sud è aumentato a una velocità media di 0,5% all’anno. La Statistica su Matrimoni e Divorzi del 2002, pubblicata nel 2003 dall’Istituto di Statistica coreano, mostrava che i casi di divorzio avevano segnato un nuovo record. Quell’anno, ci sono stati circa 30,6 milioni di matrimoni e 14,5 milioni di divorzi.

Nel maggio del 2004, un articolo sul giornale “The Hindu” riportava: “Il tasso di divorzi in India ha subito un’impennata”. Alcuni esperti di organizzazioni sociali dedicate ai diritti e agli interessi delle donne hanno stimato che nel 2004, il tasso nazionale di divorzi in India si aggirava attorno allo 0,58%: il doppio rispetto a quello di dieci anni prima.

Secondo le cifre pubblicate dall’Istituto Federale di Statistica tedesco, solo l’anno scorso hanno divorziato circa 200.000 coppie tedesche.

Secondo le statistiche del Ministero degli Affari Civili cinese, nel 1980 si sono registrati 3,41 milioni di divorzi; nel 1990 si erano raggiunti gli 8 milioni; nel 2000, 12,1 milioni; nel 2003, 13,31 e nel 2005, 16,13 milioni.

Inoltre, negli ultimi anni, anche nella mia cittadina è scoppiata la moda dell’omosessualità. Dopo aver vissuto con suo marito per 12 anni, la sorella maggiore di uno dei miei compagni di scuola ha scoperto che suo marito era omosessuale, il che la rese così triste che passava il tempo a piangere. Questo fenomeno, che contrasta l’etica e la morale normale, si ripete continuamente. Molti paesi del mondo hanno inserito i matrimoni tra coppie dello stesso sesso nelle loro leggi, e spuntano sempre più alberghi apposta per omosessuali. Spiagge e festival dai nomi che rimandano all’omosessualità sono ora mete di grido per viaggiatori. È assurdo!

Dai fatti elencati qui sopra si vede che i nostri animi e le nostre menti sono inondate ed erose dalle continue notizie negative. Al principio, la gente odiava e disprezzava queste stranezze; ora, invece, sempre più persone hanno iniziato ad accettarle e ad essere d’accordo. Inspiegabilmente, queste stranezze sociali si sono trasformate in fatti positivi. Sempre più persone seguono queste tendenze senza rendersene conto: le storie extraconiugali sono diventate un simbolo di status; l’omosessualità è diventata sempre più accettata. A poco a poco, le persone hanno iniziato a dire: “Se sei giovane, brillante e promettente, ma non hai ammiratrici o amanti, sei un perdente”, “Se hai solo una buona moglie a casa ma nessuna storia fuori, hai fallito”, “L’amore è la cosa più nobile. Gay o etero, meritiamo tutti rispetto”, e “Non importa l’età perché l’amore va oltre”. Tuttavia, anche se soddisfiamo i nostri desideri carnali, simo davvero felici in cuor nostro? L’espressione disperata della donna del video mi riappare davanti agli occhi, e io non posso che pensare a come ella abbia rinunciato alla famiglia per un’eccitazione temporanea. Ha davvero trovato la felicità? Forse, poiché noi non siamo coinvolti direttamente, non comprendiamo il dolore; forse, ormai, è tutto normale per noi. Tuttavia, nel cuore della notte, pensate mai a perché l’umanità sta cadendo sempre più in una spirale fatta di malvagità e fornicazione? È ovvio che, per quanto riguarda questi argomenti, le persone abbiano ormai perso la propria moralità e umanità, ma perché ci sembra tutto normale? Che fine faremo se continuiamo così? Messi di fronte a tutto ciò, che strada dovremmo prendere?

Non posso fare a meno di ricordare le parole di Dio: “Nato in tale sudicia terra, l’uomo è stato gravemente rovinato dalla società, ha subito l’influsso di un’etica feudale ed è stato istruito presso ‘istituti d’istruzione superiore’. Pensiero retrogrado, moralità corrotta, visione meschina della vita, ignobile filosofia, esistenza del tutto priva di valore, stile e abitudini di vita depravati: tutte queste cose sono penetrate seriamente nel cuore dell’uomo, e ne hanno gravemente minato e intaccato la coscienza. Il risultato è che gli esseri umani sono sempre più lontani da Dio e Gli si oppongono sempre più. […] nessuno che voglia obbedirGli, neppure uno che abbia intenzione di cercare la Sua apparizione. Invece, sotto il dominio di Satana l’uomo non fa altro che perseguire il piacere, consegnandosi alla corruzione della carne nella terra infangata. […]”. Queste parole di Dio rivelano la natura e la radice del problema. Noi esseri umani siamo distanti dalle cure di Dio, e viviamo sotto il dominio di Satana che controlla anche i nostri cuori e le nostre anime. Satana ha già instillato in noi ogni sorta di pensieri distruttivi, come “Cogliere l’attimo per il piacere, perché la vita è breve”, “Goditela oggi”, “È meglio aver amato e perduto, che non aver amato affatto” e “Una moglie a casa e un’amante fuori casa”. Tutte queste credenze ci stanno erodendo il cuore, e noi stiamo diventando sempre più malvagi. Molte persone, sia uomini che donne, cercano “amanti” e diventano “l’altro/a” che sfascia una famiglia. Le ragazze si accompagnano a uomini facoltosi e si comportano da amanti, mentre ovunque giovani uomini si divertono insieme a donne ricche. Pur di inseguire i loro interessi, rinunciano a moralità ed etica; anche l’omosessualità e divenuta un fenomeno sociale. Dopo aver seguito quelle false credenze sataniche e aver commesso azioni che distruggono l’etica e la morale, le persone sono diventate sempre più senza cuore e sempre più oscure nell’animo. Non desiderano più cose belle, buone e luminose; continuano solo a spingersi oltre sul cammino sbagliato. Dio ci ha avvertiti: “Si torni a considerare il tempo dell’arca di Noè: l’umanità era profondamente corrotta, si era allontanata dalla benedizione di Dio, non riceveva più le cure di Dio, e aveva perduto le promesse di Dio. Gli uomini vivevano nelle tenebre, privi della luce di Dio. Divennero pertanto licenziosi, abbandonandosi a ogni genere di odiosa depravazione. Uomini simili non potevano più ricevere la promessa di Dio, non erano adatti a contemplare il volto di Dio, né degni di sentirNe la voce, poiché avevano abbandonato Dio, avevano rigettato tutto ciò che Egli aveva loro concesso e avevano dimenticato gli insegnamenti di Dio. Il loro cuore si era allontanato sempre più da Dio e, così facendo, divennero depravati oltre ogni umana misura e ragionevolezza e sempre più malvagi. Si avvicinarono sempre più alla morte, cadendo sotto l’ira e la punizione di Dio. […]”. Ripenso ai tempi di Noè, in cui le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ma poi erano peccatrici e licenziose, allontanandosi dall’immagine dell’essere umano creata da Dio in principio e dimenticandosi dei Suoi insegnamenti. Alla fine, Dio ha distrutto quelle persone con un diluvio. Al giorno d’oggi, il degrado delle persone è assai peggio di quello dei tempi di Noè. Quando le azioni malvage vengono considerate normali e giuste agli occhi dei più, è segno che ci stiamo avvicinando alla distruzione per mano di Dio. Proprio come dicono le parole di Dio: “Una volta che la corruzione umana avesse raggiunto questo punto, Dio non avrebbe più avuto pazienza. Con cosa l’avrebbe sostituita invece? Con la venuta della Sua ira e della Sua punizione. […]”.

Messi di fronte a un probabile ritorno dell’era di Noè, che strada dovremmo prendere? Ai tempi di Noè, le persone indulgevano nei piaceri, carnali e non, giorno e notte, e non adoravano Dio. Per questo Dio li distrusse con un diluvio. E quando Dio mandò il diluvio, solo otto membri della famiglia di Noè sopravvissero, ovvero coloro che erano saliti sull’arca, proprio come disse Dio: “Solo Noè venerava Dio e rifuggiva il male e fu pertanto in grado di sentire la voce di Dio e di sentirNe le istruzioni. Egli realizzò un’arca, seguendo le istruzioni della parola di Dio, e vi raccolse ogni genere di creatura vivente. In tal modo, quando tutto fu pronto, Dio diede inizio alla Sua opera di distruzione nel mondo. Solo Noè e i sette membri della sua famiglia scamparono alla distruzione, poiché Noè venerava Jahvè e rifuggiva il male”. Le parole di Dio ci mostrano il cammino che dovremmo seguire: dovremmo ascoltare la voce di Dio, presentarci a Dio e rifiutare le tendenze materiali portate dalla corruzione di Satana. La ragione per cui Noè sopravvisse è che lui non seguì le tendenze malvage, ma diede ascolto a Dio e accettò la Sua salvezza e la Sua guida, perciò alla fine ricevette la Sua benedizione. Ora, l’ira di Dio si sta abbattendo su tutti i popoli e il mondo è scosso da disastri sempre più grandi: terremoti, alluvioni, siccità, incidenti aerei, naufragi, epidemie e così via. Queste non sono forse le fiamme di Dio che appaiono all’uomo? Solo coloro che si presentano a Dio saranno protetti da Lui. E solo coloro che adorano davvero Dio possono sopravvivere ai disastri futuri e accedere a quella bellissima destinazione finale che Dio ha preparato per l’umanità.

Fonte: Vangelo della vita eterna

Che strada dovremmo prendere, ora che siamo di nuovo nell’epoca di Noè?ultima modifica: 2018-12-24T16:12:02+01:00da
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