Preghiera del giorno

Ricevere la salvezza vuol dire che lo saremo per sempre?

È possibile sostenere la tesi che “una volta salvi lo saremo per sempre”?

Traduzione di Maria Rosaria Leggieri

È possibile sostenere la tesi che “una volta salvi lo saremo per sempre”?

Sono convinta che molti dei fratelli e delle sorelle abbiano una certa familiarità con la parola “salvezza” e ad essa attraverso la loro fede nel Signore. Inoltre, ognuno parla esortando con queste parole “Una volta salvati, lo si è per sempre”. Quindi, la frase una volta salvati vuol dire che lo si è per sempre? Se volessimo arrivare a comprendere tale argomento, avremmo bisogno di sapere prima se queste parole sono appropriate e se vi è qualche riferimento nella parola del Signore? Qualsiasi esso sia il nostro punto di vista, non faremo affidamento sulle nostre nozioni e su ciò che immaginiamo. Solo se ritroviamo le basi della parola di Dio, potremo agire in armonia con la Sua volontà.

Cosa ha detto Dio a proposito della salvezza?

Molti fratelli e sorelle direbbero che essa si basa su ciò che è scritto nella Bibbia e che crediamo nel Signore in questa maniera. Tutto ciò è veritiero? Verifichiamo cosa ci dice la Bibbia a proposito della salvezza.

Il Signore Gesù disse: “Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Giovanni 3:17).

Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:16).

Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24:13).

Le scritture ci riferiscono solamente che l’incarnazione di Gesù non significa altro che dobbiamo far sì che Egli ci salvi e cosa dobbiamo fare per ottenere la salvezza; ma non vi è allusione al fatto che una volta salvati lo si è per sempre. Se pensiamo in questa maniera, vi sarà di certo una importante deviazione riguardo la nostra comprensione distorcendo il significato di queste parole. Siamo tutti a conoscenza della fedeltà del Signore. Se Egli ci avesse promesso che una volta salvi, lo saremmo stati per sempre ce l’avrebbe detto chiaramente. Tuttavia, il Signore Gesù non l’ha mai detto in questa maniera e molti apostoli non hanno mai reso testimonianza di ciò; quindi la frase “Una volta salvi lo si è per sempre” non è plausibile. Pur avendo accettato tale punto di vista molte figure spirituali e espositori della Bibbia, rappresentano solo se stesse, ma non la volontà del Signore. Siamo consapevoli solo del fatto che il Signore Gesù è il Re dei Cieli e la Sua parola è la verità, la via, la vita e l’autorità. Solo Lui è nella condizione di decidere chi è capace di entrare nel Regno dei Cieli. Se speriamo di essere accettati dal Signore, dovremmo prendere le parole di Gesù come nostri principi e punti di visto piuttosto che rimanere arroccati sulle nostre convinzioni personali e fantasie. Altrimenti, sarebbe inutile se vivessimo solo basandoci sul nostro ragionamento logico o se restassimo legati alle tradizioni dell’uomo e a teorie senza fondamento senza cercare di comprendere la volontà del Signore e prendere la Sua parola come principi. A proposito di ciò è necessario per noi sapere qual è il vero significato, nella Bibbia, della parola “salvezza”.

Qual’è il vero significato della salvezza?

Tutti i fratelli e sorelle sanno che, durante l’Età della Legge, Jahvè si è servito di Mosé per promulgare le leggi e i comandamenti per gli Israeliti, insegnando loro cosa avrebbero dovuto fare per temere e servire Jahvè; la differenza tra il bene e il male, quali azioni saranno benedette e quali saranno maledette; cosa avrebbero dovuto fare per andare d’accordo l’uno con l’altro e come vivere; come offrire sacrifici a Dio per espiare i loro peccati, ecc. Ma al termine dell’Età della Legge, gli uomini vennero corrotti da Satana ancor più profondamente. Essi smarrirono il cuore che temeva Dio e vivevano nel peccato tanto da offrire sull’altare di Jahvè buoi, pecore e colombe ciechi o claudicanti. Se essi avessero continuato a vivere in questa maniera, tutti gli Israeliti sarebbero stati condannati a morte dalla legge. Per salvare le genti dalla minaccia della morte secondo la legge, Dio si è fatto carne in Gesù compiendo l’opera della redenzione. Finché gli uomini accetteranno la salvezza di Gesù confesseranno i peccati e si pentiranno, i loro peccati saranno assolti e non saranno condannati e messi a morte dalla legge, allo stesso tempo essi saranno dotati della preghiera dinanzi a Dio e godranno dell’abbondanza delle Sua grazia e delle Sue benedizioni. Questa è la salvezza per l’umanità secondo l’Età della Legge, e questo non vuol dire essere condannati dalla legge. È proprio come viene scritto nella Bibbia: “Non v’è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù; perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha affrancato dalla legge del peccato e della morte” (Romani 8:1-2). “Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9). Questo serve a spiegare che, in quel tempo, finché i cuori degli uomini credono e le loro bocche riconoscono nel Signore il Cristo, accettando la salvezza del Signore Gesù, essi non saranno condannati dalla legge, né tanto meno Dio si ricorderà delle loro colpe. Questo è il vero significato della salvezza.

Qual è la differenza tra “l’essere salvato” e “l’essere salvato per l’eternità”?

Dopo aver appreso quello che è stato detto in precedenza, alcuni fratelli e sorelle potrebbero dire: a crocifissione di Gesù Cristo ci ha già salvati vittoriosamente ed Egli ha perdonato i nostri peccati. Ai Suoi occhi noi non siamo peccatori e quello che ci giustifica è la nostra fede. Ma non solo, la salvezza è una volta per tutte. Ma è davvero questa è la realtà? Qual è la differenza tra “l’essere salvato”, come concepito da noi, e i criteri de “l’essere salvato per l’eternità” che il Signore cerca? Andiamo a controllare nella Bibbia, “Ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo” (I Pietro 1:15-16). Il Signore è sacro, perciò se desideriamo ottenere la salvezza eterna, dovremmo liberarci dalla schiavitù del peccato per essere l’uomo che può accettare la parola di Dio, obbedendoGli e amandoLo.

Ciononostante siamo santi? Dal momento che abbiamo seguito il Signore, ci siamo comportati bene affrontando le avversità, dedicandoci con zelo, facendo visita e aiutando i fratelli e le sorelle deboli, abbandonando i fardelli terreni, offrendo l’elemosina e donando, e operando con diligenza per il Signore ecc. Ma la nostra natura corrotta non è stata annullata e non possiamo fare a meno di peccare. Per esempio, noi mentiamo sempre per mantenere la nostra immagine; detestiamo gli altri facendo comunella perché invidiamo gli altri; piantiamo le nostre bandiere; diciamo spesso alle persone quanto abbiamo sofferto; esaltiamo e testimoniamo noi stessi; ci mettiamo al posto di Dio per metterci in mostra con gli altri e farci ammirare; ci lamentiamo ancora con Dio e lo tradiamo quando ci troviamo dinanzi a disastri o veniamo messi alla prova oppure patiamo tribolazioni, crediamo in Dio con la nostra bocca, ma adoriamo, nutriamo ammirazione e seguiamo i pastori e glia anziani; alcuni di noi rubano e si godono i sacrifici di Dio; la nostra natura corrotta, come ad esempio l’arroganza, l’egoismo, l’astuzia, la malvagità è ancora molto radicata, facendoci vivere in un circolo vizioso nel commettere e confessare peccati. Questa è una realtà palesemente chiara. Ovviamente, se non vi è soluzione per la nostra natura corrotta e la nostra indole satanica non ci potremo liberare completamente del peccato anche se i nostri peccati venissero perdonati milioni di volte! Se siamo ancora schiavi del peccato, come possiamo dire che siamo salvi per l’eternità? In Ebrei si dice, “Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l’ardor d’un fuoco che divorerà gli avversari” (Ebrei 10:26-27). L’indole di Dio non tollera offese da parte degli esseri umani, ed Egli, se ha detto così, compirà la Sua parola. Siamo venuti a conoscenza di ciò che Dio cerca dopo aver creduto in Lui, ma non riusciamo ancora a compiere la Sua parola. Pecchiamo e Lo contrastiamo spesso, quindi come e possibile dire che una volta salvati lo saremo per sempre?

Come si può raggiungere la salvezza eterna

A questo punto, molti fratelli e sorelle potrebbero chiedere: la nostra speranza di essere salvi per l’eternità, credendo nel Signore per anni non porta a nulla? Che cosa dovremmo fare per cercare di liberarci completamente dei peccati ed essere purificati da Dio, in maniera tale da realizzare il desiderio presente nei nostri cuori? In verità, non possiamo venire incontro alla volontà di Dio da soli e abbiamo bisogno che Dio ci salvi personalmente, in maniera tale da poter ottenere la grande salvezza, venendo salvati per sempre. Proprio come la parola riportata nella Bibbia: “Così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola, per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a quelli che l’aspettano per la loro salvezza” (Ebrei 9:28).

Ricordo quello che diceva un libro spirituale: “Infatti, nell’Età della Grazia i demoni venivano allontanati con l’imposizione delle mani e con la preghiera, ma l’indole corrotta all’interno dell’uomo rimaneva intatta. L’uomo veniva guarito dalle malattie e i suoi peccati venivano perdonati, ma l’opera di liberazione dall’indole satanica corrotta, predominante in ogni uomo, non era veniva compiuta. L’uomo è stato salvato e perdonato dai suoi peccati per mezzo della fede, ma la sua natura peccaminosa non è stata rimossa e rimane ancora dentro di lui. Anche se i peccati dell’uomo sono stati perdonati attraverso Dio fatto carne, questo non significa che l’uomo non conservi il peccato dentro di lui. I peccati dell’uomo possono essere perdonati attraverso il sacrificio del peccato, tuttavia l’uomo non è in grado di risolvere il problema di come non peccare più, di come sradicare la sua natura peccaminosa e di come essere completamente trasformato. I peccati dell’uomo sono stati perdonati per mezzo dell’opera della crocifissione di Gesù, ma l’uomo continua a convivere con la vecchia e corrotta natura satanica. L’essere umano, quindi, deve essere salvato e liberato dalla sua indole satanica corrotta in modo che la natura peccaminosa venga completamente e non si sviluppi mai più, permettendo così la trasformazione della sua indole. È necessario quindi che l’uomo comprenda il percorso di crescita nella vita, la via della vita e il modo in cui deve cambiare la sua indole. Egli ha, inoltre, bisogno di agire in conformità con l’ordine di questo percorso, per lasciare che la sua indole possa gradualmente venire trasformata. In questo modo egli può vivere in uno splendore di luce, facendo ogni cosa in accordo con la volontà di Dio, può definitivamente sradicare la propria indole corrotta e satanica, liberarsi definitivamente dall’influenza oscura di Satana ed emergere completamente dal peccato. Solo così l’uomo può ricevere completamente la salvezza”.

Da queste parole, possiamo arrivare a comprendere che l’opera che Signore Gesù ha compiuto è solo quella di redimere l’uomo, e non quella di giudicarlo e purificarlo per salvare gli uomini dal peccato completamente. Veniamo perdonati dei nostri peccati ricevendo solamente la salvezza del Signore, ma la natura corrotta è profondamente radicata nei nostri cuori vivendo ancora nella condizione di commettere e confessare peccati. Perciò, vi è la necessità che Dio metta in atto un’altra fase di giudizio e opera di pulizia per cambiarci se vogliamo essere purificati e liberati completamente dall’influenza di Satana. Solo in questa maniera potremo liberarci dal peccato ed essere salvi per davvero. Essa esaudisce anche la parola nella Bibbia: “E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48). “Che dalla potenza di Dio, mediante la fede, siete custoditi per la salvazione che sta per esser rivelata negli ultimi tempi” (I Pietro 1:5).

Dalle scritture menzionate in precedenza, possiamo notare che Dio ha dei progetti e provvedimenti nel salvarci dal male e dai peccati. Se desideriamo la salvezza eterna, non abbiamo solo bisogno della salvezza del Signore Gesù, ma abbiamo bisogno anche di accettare l’opera di giudizio e di castigo negli ultimi giorni, in maniera tale da poterci liberare dalla schiavitù dei peccati, essere purificati appieno e perfezionati da Dio vivendo nella Sua luce. Infatti, molti versi hanno predetto che Dio verrà di nuovo per compiere l’opera del giudizio. Per esempio: “Iddio è un giusto giudice”; “io m’accosterò a voi per il giudizio”; “ecco il Giudice è alla porta”; “poiché l’ora del suo giudizio è venuta”; “egli giudicherà il mondo con giustizia”; “il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio” e così via. Da tutti questi capitoli, siamo più che certi che il Signore compirà l’opera del giudizio e del castigo quando verrà negli ultimi giorni.

Fonte : Investigare la Bibbia

Ricevere la salvezza vuol dire che lo saremo per sempre?ultima modifica: 2018-10-02T18:28:04+02:00da
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